martedì 15 febbraio 2011

Lakers ancora a picco.

Come si fa a vincere d'autorità a Boston, dominare al Madison Square Garden con un gioco a tratti sfavillante e poi subito dopo titare fuori due gare insulse come quelle di Orlando e di stanotte a Charlotte? Chiedete a Phil Jackson, Kobe Bryant e compagni. Venti punti di scarto rimediati in casa dei Bobcats, 89-109, con un terzo periodo inguardabile. La condizione mentale di questa squadra, più che quella fisica (e comunque non siamo più dei giovincelli, e comincia a vedersi...) non è più soltanto preoccupante, è sintomatica di un gruppo che ha vinto molto e non ne ha più da spendere, almeno per ora. Aspettiamo la pausa All-Star Game e vediamo quali Lakers ne nescono. Questi di certo non possono neppure sognare di competere per il titolo.
I San Antonio Spurs passano in casa dei New Jersey Nets 102-85 con un Manu Ginobili da 22 punti e Blair e Duncan in doppia cifra.
Gli Atlanta Hawks sbancano Detroit 94-79 mettendo in vetrina Josh Smith: 27 punti e 14 rimbalzi. Pur con una stagione altalentante, i ragazzi sono quarti a Est al momento con Orlando. Sorprendente.
Continua la crisi dei Denver Nuggets, asfaltati a Houston 121-102 dopo aver chiuso la prima frazione sopra di 13: top scorer della partita Courtney Lee con 22 punti. Chi invece continua a commuovere sono i Portland Trail Blazers, che vincono anche in casa dei Minnesota Timberwolves (95-81) con Aldridge e Matthews che ne mettono 44 in contumacia. Kevin Love 12 e 11: la rincorsa a Moses Malone continua.
I Milwaukee Bucks strapazzano i Los Angeles Clippers 102-78 con 26 del guerriero Carlos Delfino e 29 di un ritrovato Brandon Jennings. Griffin 19 e 12. 

3 commenti:

Unknown ha detto...

partiamo da un dato molto importante: IL TROPPO NERVOSISMO. falli inutili, cavolate assurde, palle perse o regalate a ripetizione. Il tutto contro una squadra che è un miracolo se si presenterà ai playoff, quindi squadra che ti saresti dovuto "MANGIARE" in campo anche solo con la panchina. Quella panchina che ad inizio stagione metteva dei punti importanti, la stessa, che ora fa solo danni: Steve Blake, CACCIATEMELO VIA, vi prego, se non si da una svegliata! e poi mr.Brown un pò di continuità sarebbe graditissima... l'assenza di Barnes si sente eccome.
E ora passiamo al quintetto.. ieri a parte Artest e Bynum che ci hanno quantomeno provato a scrollare i compagni, KOBE PENOSO! GASOL in difesa RIDICOLO! siamo a marzo ormai. Phil Jackson dovrebbe cominciare ad usare le maniere forti, fossi in lui li prenderei a calci nel sedere. non puoi andare a Charlotte e giocare così... non puoi vincere a Boston per puro caso, solo perchè ti si è accesa la lampadina nel secondo tempo. non puoi strapazzare new york e poi farti demolire da CHARLOTTE. è qua il punto. siamo discontinui non solo durante i 40 minuti ma anche nei risultati... è vero, è regular season e siamo abituati storicamente a tutto questo... ma quest'anno vedo anche qualcosa di diverso, c'è troppo nervosismo... insomma niente drammi ma BASTA FIGURACCE!
LET'S GO LAKERS! WE WANT THREEPEAT!

Unknown ha detto...

Hai visto sulla pagina di facebbok del blog? Ho postano un link in cui Jackson ne dice di tutti i colori alla squadra dopo la partita. Un segnale forte.

Anonimo ha detto...

Tifosi dei Lakers, pazientate! Un non tifoso dei giallo-viola vi ricorda che l'anno scorso tra fine marzo e inizio aprile avete preso quasi un ventello a partita in pochi giorni da SanAntonio (erano gli inaffidabili Spurs del 2009-2010, non la schiacciasassi di oggi!), Oklahoma, Atlanta, Denver e addirittura dai Clippers. Poi com'è finita??? E pensate davvero che al Mamba non interessi "vagamente" eguagliare il record di sir Michael Jordan di sei anelli vinti? SPINO