domenica 28 novembre 2010

San Antonio d'autorità a New Orleans, Gallinari decisivo a Detroit. Male i Lakers

-17 all'intervallo per gli Spurs in casa degli Hornets, con Chris Paul a compagni a fare bello e cattivo tempo. Poi il solito, imperiale Manu Ginobili ha condotto l'arrembaggio a canestro degli Hornets e non c'è stato niente da fare. 23 per l'argentino, 21 per Tim Duncan, 12 per un Marco Belinelli da 3/9 al tiro.
In casa dei Pistons Amare Soudermire piazza 37 punti e 15 rimbalzi, ma a spezzare veramente l'equilibrio è Danilo Gallinari con due bombe di fila al'inizio del secondo supplementare. 20 e 9 rimbalzi per il Gallo. New York vince contro i Pistons che hanno avuto in Tayshaun Prince un condottiero indomabile, che nel finale di match e nei supplementari ha combattuto quasi da solo contro l'intera squadra dei Knicks.
Brutta prova di Andrea Bargnani nella batosta rimediata dai Raptors in casa contro gli Atlanta Hawks. Tripla doppia per Josh Smith.
Los Angeles Lakers malamente sconfitti allo Staples Center dagli Indiana Pacers per 95-92. La panchina comincia ad a non fornire il supporto prezioso di inizio stagione, ed ecco che i titolari da soli non ce la fanno. Pochi punti per Pau Gasol e Lamar Odom, mentre Kobe Bryant ne ha piazzati 41 con 33 tiri: se supera i 25 tiri partita, significa di solito che la squadra sta giocando male.
Denver batte Phoenix 138-133 (ma qualcuno difendeva stanotte qui?). 30 per J.R. Smith, 39 per Jason Richardson. Houston di un solo punto su Oklahoma City: 23 sia per Kevin Martin che Russell Westbrook.  Per concludere, Jazz vincenti contro i Clippers, nonostante da doppia doppia da 35 e 14 per Blake Griffin. I Nets sconfiggono Portland per 98-96 con una bella prova di Devin Harris

Montegranaro batte l'Armani Jeans, Siena la raggiunge. Roma crolla ancora.

Una favolosa partita della della Fabi Shoes Montegranaro impone la prima sconfitta in campionato a Milano. 89-85 il risultato finale, con addirittura 6 giocatori in doppia cifra per i padroni di casa. Splendide le gare di Cavaliero, Antonutti, Cinciarini (nella foto), Ford e un Ivanov da 11 punti e 14 rimbalzi. L'Armani Jeans, probabilmente un po' stanca dopo l'impegno di Eurolega, ha risposto con Hawkins, Mordente e un Jaaber da 19 punti, ma ha concesso troppi chili sotto canestro ed ha subito nei momenti decisivi troppi rimbalzi d'attacco.
Ne approfitta subito il Montepaschi Siena che raggiunge Milano in vetta alla classifica vincendo contro i resti di una disastrata Teramo, sempre più ultima. Da segnalare i 18 punti di Pietro Aradori.
Disastrosa la sconfitta in casa della Lottomatica Roma contro la Vanoli Cremona per 70-84. Traoré ne piazza 20, in doppia cifra anche Dedovic, Datome e Washington. Gli altri zero assoluto, a cominciare da Smith eroe di coppa e un Vitali che è ormai un problema di difficile soluzione. Cinque sconfitte nelle ultime sei di campionato: l'assenza di Giachetti e la stanchezza per l'Eurolega possono essere una scusante per questa gara? E per la classifica disastrosa? Decisamente no.
A mezzogiorno Varese ha sconfitto Bologna 91-81 con una prova superlativa di Ron Slay. Per laVirtus grande Valerio Amoroso, pesante l'assenza soprattutto per Kennedy Winston.  
Nelle altre gare una commovente Biella batte Avellino 86-85 dopo un tempo supplementare: rimonta emozionante nell'ultimo quarto ed una bomba del solito, eterno Matteo Soragna (16 punti totali) negli utlimi secondi del'extra time. Infine Sassari regola Brindisi in casa per 94-89, con 33 punti di James White.

Orlando Magic all'ultimo tiro, gli Hawks passano a New York

 

Un tap-in del solito Dwight Howard - 31p e 11r - a pochissimi secondi dalla fine regala ad Orlando la vittoria contro una volitiva Washington, capitanata da un Gilbert Arenas finalmente incisivo, autore di 31 punti. I Magic ragiungono così Boston in vetta alla Eastern Conference con un confortante 12-4. Della disfatta di Miami abbiamo scritto nel  post precedente, passiamo quindi agli Hawks che colgono la seconda vittoria di fila sbancando il Madison Square Garden per 99-90. Inesistente Danilo Gallinari, 4 punti e 23 minuti in campo; buona prova di squadra di Atlanta, con Jamal Crawford top scorer con 21. I Bulls lasciano sfogare Sacramento e poi la sorpassano definitivamente nell'ultimo quarto, quello che conta. 30 per Derrick Rose, 22 per Luol Deng. Nelle altre gare notturne Cleveland batte Memphis grazie soprattutto ai 25 di Mo Williams, i 76ers superano i Nets con 20p e 13a di Jrue Holiday, i Warriors superano in trasferta i Timberwolves con Michael Beasley e Kevin Love, ed infine Milwaukee vince in volata contro Charlotte grazie ad un Brandon Jennings da 32 punti.

sabato 27 novembre 2010

Miami Heat, notte fonda a Dallas

E' bastata una partita ordinata e neppure troppo ispirata dei Dallas Mavericks per mettere nuovamente a tappeto l'ormai ex-corazzata dei Miami Heat. Dopo un primo tempo equilibrato, chiuso con Wade & Co. sotto di soli due punti, il terzo periodo ha fatto registrare il tremendo parziale di 31-17 per Dallas, gap che la squadra di Spoelstra non è più riuscita a colmare. Nei minuti finali gli Heat hanno dimostrato una fragilità ed una confusione preoccupanti per una compagine che ha già giocato 17 partite: unico schema applicato il penetra e scarica eseguito senza convinzione e senza dare l'impressione che ci fossero vere alternative tattiche. Poi James e Wade a turno hanno provato la giocata in solitaria che rianimasse la squadra, fallendo ripetutamente. Dallas ha potuto gestire il finale senza patemi, restando tranquilla anche dopo un inopinato flagrant foul chiamato a Jason Terry che avrebbe potuto dare agli avversari qualche chance di rientrare nel match. Alla fine sguardi bassi, bassissimi per i Big Three, con LeBron e Dwyane che in un paio di occasioni sono tornati verso la panchina senza nemmeno scambiarsi un'occhiata. Il numero 6 è uscito dal campo immediatamente a gara finita senza salutare nessuno, Wade e gli altri si sono fermati qualche secondo di più per i convenevoli di rito con gli avversari. L'armonia della pre-season è totalmente scomparsa almeno a giudicare dal linguaggio del corpo e dallo sguardo di LeBron, ancora (eterno?) campione incompiuto ed adesso anche "vassallo" di Wade a Miami. 
Ovviamente la gara poi l'hanno vinta i Mavericks, che dopo aver battuto gli Spurs confermano il momento di forma. 22 per Dirk Nowitzki, 23 per un convincente Caron Butler, ma tutta la squadra ha girato sufficientemente bene, gestita da un Jason Kidd da 13 assist. 106-95 il punteggio finale in favore di Dallas. Per Miami 22 di Bosh e Wade, 23 di un James che però ha tirato con un pessimo 5/19.

Motiejunas trascina la Benetton Treviso, Caserta supera Cantù.

Nei due anticipi della settima di campionato la stella del ventenne lituano Donatas Motiejunas rifulge nella schiacciante vittoria della Benetton Treviso sulla Scavolini Pesaro per 91-59. Per il giovane campione 21 punti in 23 minuti, con 8/11 al tiro totale e 6 rimbalzi. Dopo i 23 della scorsa giornata, la conferma che il talento del giocatore può fare la differenza assoluta per la Benetton.
Nell'altra partita seconda vittoria di fila per la Pepsi Caserta che si è imposta per 73-65 contro un avversario ostico come la Bennet Cantù. Bene Fabio Di Bella con 15 punti.
Domani Montegranaro-Milano è il match-clou, mentre per la Lottomatica Roma l'impegno casalingo contro la Vanoli Cremona non è da sottovalutare, anche perché mancherà Jacopo Giachetti, pedina fondamentale nello scacchiere tattico di Boniciolli. A mezzogiorno interessante una "classica" come Varese-Bologna.

Dirk Nowitzki stende gli Spurs, Deron Williams i Lakers

Si ferma la gloriosa striscia vincente dei San Antonio Spurs, sconfitti tra le mura amiche dai Mavericks per 94-103. Dirk Nowitzki ha piazzato 26 punti con un clamoroso 12/14 al tiro, e Dallas è scappata via nell'ultimo quarto. Per San Antonio la solita, commovente prestazione di un Manu Ginobili da 31 punti.
 Gli Spurs rimangono in testa alla Western Conference perché i Lakers non hanno approfittato del loro passo falso ed hanno perso contro gli Utah Jazz a Salt Lake City. Deron Williams ha come al solito condotto la squadra per mano, con 29 punti e 12 assist. Los Angeles ha risposto con i 31 di Bryant e le solite doppie doppie (non troppo condite a dire il vero) di Gasol e Odom, ma non il solito contributo della panchina. Dopo aver chiuso il primo periodo  a+16, un'altra distrazione per i Lakers.
Tornano invece ad avvicinarsi i New Orleans Hornets, che vincono a Portland nonostante i 27 punti di un ottimo Brandon Roy. Chris Paul fa girare la squadra e segnare tutti, anche un Marco Belinelli da 14 e 4/5 da 3. Russell Westbrook nel piazza 43, Kevin Durant lo assiste con 25 e Oklahoma City vince in casa dei Pacers per 110-106 ai supplementari. Bene anche Phoenix in casa coi Clippers, Memphis con i Warriors e Denver che batte Chicago rimontandola nel secondo tempo.

Passiamo alla Eastern Conference. I Boston Celtics fermano la rincorsa dei Toronto Raptors sconfiggendoli per 110-101 al TD Garden. Maluccio Andrea Bargnani, suclassato da un Kevin Garnett portentoso, 26 punti e 11 rimbalzi. I verdi quindi rimangono primi nella conference e tengono alle spalle Orlando, che si è sbarazzata di Cleveland grazie ai 20 di Jameer Nelson e alla doppia doppia corposa del solito Dwight Howard. Pur senza brillare, tornano a vincere i Miami Heat: 99-90 su Philadelphia con 23 di Wade, 20 di James e 18 di Bosh. Per chiudere, i Detroit Pistons regolano Milwaukee e Charlotte i sempre più deludenti Houston Rockets.

giovedì 25 novembre 2010

Eurolega, la prodezza di Charles Smith spinge la Lottomatica verso le Top16.

Era probabilmente la partita decisiva per decidere la quarta squadra destinata ad entrare nella Top16. Era quindi normale aspettarsi un match elettrizzante. Certo però non ci saremmo aspettati la "bomba" vincente di Charles Smith ad un secondo dalla fine per il 68-67 finale. Vittoria clamorosa firmata dal "Ragno", che nelle utlime garesta provando di autorità a prendere in mano una squadra troppo ondivaga, che stenta ad avere una parsonalità definitva. Se Smith riuscisse a diventare leader carismatico della Lottomatica sarebbe un toccasana. Il canestro pazzesco che ha segnato contro il Bamberg autorizza a sperare. Altra nota positiva la crescita di Darius Washington, autore di 17 punti. Pur rimontata Roma stavolta ha saputo mantenere concentrazione, stringere i denti e giocarsi punto a punto l'incontro. Una volta tanto abbiamo visto una squadra volitiva, è un bel passo avanti.
Certo però le altre squadre del girone B non ci aiutano a stare più tranquilli: dopo l'Olympiacos caduto in casa dei tedeschi alla seconda giornata, adesso tocca a Malaga andare a perdere contro il Charleroi, compagine nettamente inferiore. Così i giochi non sono ancora chiusi, anche la prossima in casa contro i belgi per Roma avrà la sua pesante importanza. Sempre el nostro girone poi il Real Madrid si è preso una bella rivincita contro l'Olympiacos, battendolo per 82-68.
Non può purtroppo esultare troppo neppure l'Armani Jeans (girone D): il Panathinaikos si è fatto clamorosamente ed inopinatamente sconfiggere in casa da Valencia, rimettendola in corsa per la qualificazione. Nello stesso raggruppamento l'Efes Pilsen regola l'Olimpia Lubiana per 84-78
Nel girone A  rimane rullo compressore invece il Maccabi, alla quinta vittoria difila stavolta contro il Caja Laboral. Successo fondamentale anche per il Partizan contro lo Zalgiris, adesso in pratica rimane da assegnare solo il quarto posto. Infine nel gruppo C, quello del Montepaschi Siena, il Regal Barcelona è andato a vincere d'autorità a Zagabria per 94-75, chiudendo i conti per la qualificazione.

Grande nottata NBA: Orlando affossa Miami, gli Spurs non si fermano più.

In  una gara spigolosa gli Orlando Magic prevalgono nel finale contro i Miami Heat per 104-95. Dwight Howard ha dominato sotto i tabelloni con 24 punti e 18 rimbalzi, surclassando un Chris Bosh comunque volenteroso nonostante un infortunio alla schiena: 21 punti per lui. A spingere i Magic al successo anche Jameer Nelson con 14 assist e J.J.Redick che ha piazzato un utilissimo ventello. Per Miami 25 di LeBron James e 18 per Dwyane Wade, che comunque ha tirato malissimo, 6/21.

Miami continua ad allontanarsi dalla vetta della classifica, anche perché i Boston Celtics hanno vinto in casa 89-83 contro i New Jersey Nets. Protagonista della disputa Shaquille O'Neal che ha messo a segno 25 punti e catturato 11 rimbalzi. Se antra in forma anche lui Boston diventa inarrestabile.

Sempre ad Est se la ridono anche i due italiani Danilo Gallinari ed Andrea Bargnani: il primo gioca una partita abbastanza mediocre (9 punti e 7 rimbalzi) ma vede vincere i suoi Knicks a Charlotte nel back-to-back contro i Bobcats.Decisiva una grandiosa stoppata di Amare Stoudemire nei secondi finali. Per New York top scorer sono stati Raymond Felton (23 e 13 assist) e Wilson Chandler (21 con 8/12 al tiro). Per Charlotte bella prova di Tyrus Thomas con 26 punti. I 24 punti del Mago hanno invece permesso a Toronto di battere abbastanza facilmente Philadelphia. Andrea ha preso solo 5 rimbalzi, ma visto che il suo compagno di reparto Reggie Evans ne ha presi 22, stavolta non ci sono stati troppi  problemi sotto i tabelloni.

Dodicesimo successo di fila (record assoluto per la franchigia) dei San Antonio Spurs, trionfatori ai supplementari a Minneapolis contro i Timberwolves. E' ancora Manu Ginobili a guidare gli altri alla vittoria, segnando 26 punti. Dall'altra parte pazzesco 32 e 22 rimbalzi per il solito Kevin Love. Cadono invece i New Orleans Hornets in casa degli Utah Jazz: Deron Williams stravince il confronto diretto con Chris Paul, ed insieme ad Al Jefferson trascina i suoi alla vittoria. Per Marco Belinelli serata serata un po' sottotono con 10 punti e soltanto 6 tiri.

Ad Oklahoma City un Kevin Durant da 32 punti deve però arrendersi ad un Dirk Nowitzki da 34: Dallas passa in casa dei Thunder e piazza la terza vittoria di fila. Chicago sbanca Phoenix 123-115 dopo due supplementari, con il solito infermabile Derrick Rose che ne mette 35 conditi da 11 assitenze. Luol Deng e Kyle Corver gli vanno dietro con due preziosi ventelli abbondanti. Per i Suns Steve Nash predica basket come al solito e piazza 16 assist. Ad assiterlo però solo l'altro "grande vecchio" Grant Hill, che segna 27 punti. Male Dragic.  

Per concludere gli Houston Rockets riescono finalmente a vincere battendo Golden State (ottimo Scola, 24p e 12r), i Grizzlies superano facilmente i Pistons grazie ad un buon Zach Randolph, e i Cavaliers hanno la meglio sui Bucks grazie al buzzer di Mo Williams (che comunque ne ha messi 25, che non guasta mai).



 

Eurolega: vincono Armani Jeans e Montepaschi

Marco Mordente nel primo tempo ed Ibrahim Jaaber nel secondo conducono Milano alla vittoria sul CSKA per 71-65, chiudendo praticamente i giochi sulla qualificazione alle Top16. La squadra di Piero Bucchi adesso ha due partite di vantaggio su Mosca, e probabilmente anche su Valencia che stasera gioca in casa del Panathinaikos, non una partita facilissima...
18 punti per Jaaber, infallibile, 15 e 7 rimbalzi per un efficacissimo Mancinelli, 11 per Mordente. Milano sempre più squadra, l'evoluzione come gruppo è notevole anche nei momenti in cui magari il gioco diventa meno fluido. Complimenti davvero a Bucchi per il lavoro che sta facendo.
Siena mantiene la testa del suo girone (insieme al Fenerbahce) andando a vincere in casa dello Cholet per 70-61. Come al solito stratosferico Ksistof Lavrinovic, che ha segnato 23 punti e raccolti 8 rimbalzi. Il lituano è stato assistito dai 14 di Bo McCalebb.
 Nelle altre due gare l'Asecco Prokom vince la prima gara battendo il Khimki per 71-67, mentre il Fenerbahce Ulker è andato a sconfiggere il Lietuvos Rytas per 81-75: 24 punti per Roko Ukic con 9/14 totali al tiro.

mercoledì 24 novembre 2010

Tutte le magie di Lamar...

Ha cominciato questa stagione con 15,1 punti e 10,4 rimbalzi di media, insomma garantisce doppie doppie a ripetizione. Lamar Odom quando decide di giocare è l'arma in più dei Lakers, e uno dei giocatori meno marcabili dell'NBA.
Certo è un po' ondivago, e quando non gli va troppo di entrare in partita non è garantisca sempre la massima concentrazione, come dimostra il video qui sotto...
P.S. - Notate lo sguardo di Vujacic: da antologia.

I Lakers battono i Bulls con la panchina, ancora vincenti i Knicks

Bella partita allo Staples Center stanotte. Derrick Rose  e la fisicità della squadra hanno tenuto in partita i Chicago Bulls fino alla fine. A spezzare l'equilibrio in favore dei Lakers è stata una pioggia di triple arrivata a pochi minuti dalla fine: protagonisti Shannon Brown, Steve Blake e Matt Barnes. Il valore aggiunto della squadra di Phil Jackson è anche nelle cosiddette seconde linee, come hanno magnificamente dimostrato contro Chicago.
New York batte Charlotte per 110-107, ottiene la quarta vittoria di fila e si lancia verso la parte alta della classifica ad Est. Toney Douglas e Amare Stoudemire tra i migliori, per Charlotte il solito Stephen Jackson.
Sempre più profonda la crisi degli Hawks alla terza batosta di fila. A fermarli stavolta sono stati i Nets, squadra non certo irresistibile. Nelle altre tre partite tutte vittorie casalinghe: Dallas su Detroit, Washington su Philadelphia, gli Indiana Pacers su Cleveland.

martedì 23 novembre 2010

Già finita la gloria di Miami?

Otto vittorie ma già sei sconfitte, le ultime due consecutive: il buzzer di Gay a Memphis, la batosta casalinga contro Indiana di stanotte.
E' senza dubbio crisi a Miami, e gli infortuni di Mike Miller e quello recentissimo di Udonis Haslem (che probabilmente verrà operato) non bastano a giustificare una squadra che proprio non va.
E' Erik Spoelstra l'uomo giusto per gestire la situazione? Probabilmente no: non pare avere il carisma adatto per affrontare la crisi dei giocatori e soprattutto non ha le capacità tecnico-tattiche per far giocare gli Heat come una squadra. I "Big Three" (nella foto) giocano da soli e ancora non hanno ben capito quali sono i loro compiti ed equilibri in campo. Bosh ad esempio cosa deve fare nell'economia di una partita? Prendere i rimbalzi ed aspettare gli scarichi degli altri? Un po' pochino.
Altra questione: il roster è mal amalgamato. Non c'è un vero playmaker non tanto per portare palla, quanto invece per gestire i ritmi dell'attacco. Arroyo non sa ancora che pesci prendere, ed anche al massimo delle sue possibilità non mi pare adatto ad una franchigia che in teoria punterebbe al titolo. E i chili sotto canestro? Mancanti. Anthony non convince, Ilgauskas si sa non è un cuor di leone, adesso che mancherà anche Haslem la situazione si fa molto complicata.
Il problema principale degli Heat però rimane il gioco, il quale si sviluppa con solo due, al massimo tre giocatori. Gli altri stanno letteralmente a guardare intimoriti: dal momento che anche Wade e James ancora non hanno stabilito le gerarchie chi è il leader dei Miami Heat? Senza nulla togliere alla classe di LeBron, la sua mancanza di carisma non pare assolutamente essere svanita, tutt'altro. Può anche mettere un fracco di punti, ma la sensazione che sia lui a decidere il destino di Miami proprio non si avverte. Il compito quindi tocca a Dwyane, che tra infortuni e forma altalenante in quest'inizio di stagione non ha troppo convinto. Quando il numero 3 comincerà a girare sicuramente le cose andranno meglio, è sicuro. I Miami Heat spettacolari e schiacciasassi che però ci si aspettava prima dell'avvio del campionato sono una pia illusione. Per fortuna (loro) Boston e Orlando non sono ancora scappate via, anche se lo 0-2 contro i Celtics a livello psicologico per me pesa già come un macigno. Chi appare comuque su altro pianeta per gioco, convinzione, organizzazione sono i Lakers: è questa la squadra a cui Miami deve guardare se vuole sperare di arrivare all'anello. Il gap al momento è notevole, Wade & Co. devono tentare di colmarlo in fretta.

L'orgoglio dei Celtics, la classe degli Spurs.

Dopo due sconfitte inaspettate e piuttosto seccanti, i Boston Cestics umiliano gli Hawks ad Atlanta per 99-76. Partita mai in discussione, con gli ospiti che hanno fatto quello che gli è parso e piaciuto per 48 minuti. Ancora senza Rondo, Boston ha vinto grazie alle doppie doppie piazzate da Kevin Garnett e Shaquille O'Neal
Non si ferma la marcia dei San Antonio Spurs, che arrivano all'undicesima vittoria consecutiva.battendo Orlando per 106-97. Manu Ginobili e Tony Parker ne hanno messi 49 insieme, magistrali. Dall'altra parte 26 e 18 rimbalzi per Dwight Howard.
Grossa delusione quella subita dai Miami Heat in casa contro i Pacers, che si sono imposti per 93-77.Secondo periodo da incubo, con un parziale di 35-19. Adesso si può veramente parlare di crisi per la squadra partita coi favori del pronostico. Otto vittorie e sei sconfitte sono un inizio fallimentare.
Cadono gli Hornets a Los Angeles contro i Clippers. 30 per David West, 14 per Belinelli, ma Blake Griffin con una doppia doppia da 24 e 13 ed un Eric Gordon da 27 hanno avuto la meglio.
Dopo tre sconfitte risorge invece Phoenix a Houston, grazie ai 50 punti combinati di Nash e Richardson. Tornano Durant e Green e fanno faville (insieme a Westbrook, ovviamente) nella vittoria di Oklahoma contro i Timberwolves. Vincono anche gli Utah Jazz contro Sacramento e i Denver Nuggets che sbancano Golden State. Carmelo Anthony ne piazza 39 tanto per gradire.

lunedì 22 novembre 2010

Pau Gasol, partita da MVP

I Lakers strapazzano Golden State con un Pau Gasol che gioca la partita perfetta: 10/10 dal campo, 8/8 ai liberi, 9 rimbalzi e 5 assist. Che altro aggiungere? Kobe Bryant ne aggiunge 20, Lamar Odom la solita doppia doppia. Los Angeles a tutto gas.
In testa con gli Spurd però ci rimane New Orleans, che vince a Sacramento una aprtita a punteggio basso, 75-71. Marco Belinelli ne mette 12 preziosi, Chris Paul piazza 14 assist. Della sconfitta di Boston a Toronto abbiamo scritto un post precedente. Ultima gara della serata quella a Detroit, dove i Pistons hanno avuto la meglio sui Washington Wizards grazie a Rip Hamilton e Charlie Villanueva, che insieme ne hanno combinati 52.

domenica 21 novembre 2010

Bargnani suona la terza e ferma i Celtics

Per tre quarti di partita il nostro numero 7 guida la carica contro Boston, recupera dal -13 nel primo quarto, porta Toronto fino al +7 di inizio ultima frazione. Poi come troppo spesso capita un po' lui si nasconde, sopratuttto Triano non chiama una singola azione per lui, e il Mago "scomapre" lasciando a Barbosa il compito di fare da primo terminale d'attacco. Boston ed i suoi giocatori più forti a poco a poco recupera anche da -12, passa avanti ma commette l'errore di credere di aver già vinto. Toronto negli ultimi secondi ripassa avanti con i tiri liberi di Amir Johnson. I Raptors la spuntano 102-101. Seconda sconfitta di fila per i Celtics che hanno lasciato a riposo precauzionale Rajon Rondo, che domani si gioca ad Atlanta. Per Andrea Bargnani comunque 29 punti con 20 tiri, ma soltanto 2 rimbalzi. La solita partita difficile da decifrare: campione fatto o giocatore di classe ma incompiuto? Il dubbio rimane. Comunque intanto ha batutto Boston e ha vinto la terza gara di fila, che non è poco.

6° di campionato. Lottomatica immatura, l'Armani Jeans la punisce.

Poteva essere la partita decisiva per rimettere in carreggiata la compagine di Boniciolli, almeno in campionato. Invece è arrivata una sconfitta cocente e deprimente, perché la Lottomatica poteva davvero vincere in casa di Milano. Per 25 minuti infatti Roma ha giocato benissimo, compatta, decisa, ispirata da 3 e decente in difesa. A metà del terzo periodo però, sopra di 10, la squadra ha cominciato a perdere una serie di palloni assurdi, soprattutto in attacco, sbagliando almeno tre contropiedi facilissimi da finalizzare. L'Armani Jeans allora c'ha creduto, Ibrahim Jaaber e la sua grandiosa capacità difensiva sono saliti in cattedra, e all'inizio del'ultima frazione un parziale di 10-0 ha messo Milano nelle condizioni di sorpassare e poi gestire. Per Roma finalmente s'è svegliato Charles Smith, autore di 21 ma anche di qualche solita piccola forzatura nei momenti caldi. Per Milano fondamentali i 22 di David Hawkins.
Dietro l'Armani resta attaccata Siena che batte 101-81 Biella: 22 di Lavrinovic, 10 di Zisis che si sta svegliando dal letargo, attenzione a questo giocatore. Nel derby lombardo Cremona strapazza Varese 103-79, mentre Montegranaro a sorpresa va a vincere a Bologna con un clamoroso 21 e 11 di Sharrod Ford. A mezzogiorno oggi Pesaro ha sistemato Sassari 79-68 con un Daniel Hackett ancora convincente, ieri invece Cantù ha sbancato Avellino grazie a Nicolas Mazzarino, Caserta ha colto la prima vittoria in campionato a Brindisi, Treviso ha travolto il fanalino di coda Teramo con un Donatas Motiejunas da 23 punti e 7 rimbalzi. Questo ventenne lo vedremo sicuramente dall'altra aprte dell'Oceano...

Danilo Gallinari domina, i Miami Heat no.

31 punti con 11 tiri, e 13-13 ai liberi. Questo lo score di Danilo Gallinari nella vittoria dei Knicks a Los Angeles contro i Clippers. Il Gallo sta entrando decisamente in forma, adesso per New York potrebbe arrivare la luce. Anche perché anche Amare Soudemire sta carburando, come dimostrano i 39 notturni.
Chi continua invece a non convincere sono i Miami Heat: sconfitta 97-95 a Memphis arrivata grazie al buzzer di Rudy Gay. Le scusanti stavolta ci sarebbero anche: mancava Wade per infortunio ed anche Haslem ha abbandoanto la partita prima del tempo. Però James, Bosh & Co. non bastavano per vincere a Memphis? Miami butta così una buona opportunità per riavvicinarsi a Boston, sconfitta ieri.
Commovente San Antonio che liquida Cleveland mandando in doppia cifra 6 giocatori: da questa squadra quest'anno ognuno si dovrà guardare, come conferma il primato ad Ovest. Continua la striscia vincente dei Thunder privi di Durant: vittoria anche a Milwaukee, Westbrook 18 punti e Harden 23. Più tragica invece l'assenza di Steve Nash a Phoenix, sconfitta anche a Charlotte dalle bombe di Boris Diaw e Stephen Jackson. Però ieri Goran Dragic ha giocato benone, 17 punti e 10 assist. Brutta la sconfitta di Atlanta in casa contro Dallas, squadra che sta cominciando seriamente a carburare, cosa che non succede invece a Smith, Johnson, Horford e gli altri. Orlando vince senza brillare particolarmente in casa dei Pacers, i Jazz invece colgono una bella partita a Portland grazia ad un maestoso ultimo periodo da 38 punti: 20p e 14r per Al Jefferson, 25 punti per C.J.Miles. Infine Denver sistema i Nets mettendo in evidenza Carmelo Anthony (28) e Nene (22).

sabato 20 novembre 2010

Belinelli, Bargnani e Gallinari ancora vincenti.

Giornata molto interessante quella di stanotte in America. Partiamo dai nostri giocatori, ancora tutti vincenti e convincenti: New Orleans ha liquidato Cleveland con 20 punti di Marco Belinelli ed un David West da 34p e 11r.
Gli Hornets restano primi ad Ovest insieme con San Antonio (entrambe a 10-1); gli Spurs sono andati a vincere a Salt Lake City con la solita arcigna prova di squadra.
 Ma torniamo agli italiani e a Danilo Gallinari, i cui New York Knicks hanno vinto in casa dei Golden State Warriors e forse hanno trovato quel play di cui hanno disperatamente bisogno: 35 punti e 11 assist per Raymond Felton, prova davvero maiuscola. 23 con 6/6 ai liberi per Danilo, molto bene.
Con un primo quarto superlativo e un totale di 26 punti Andrea Bargnani ha trascinato i Raptors alla vittoria sui Rockets. Tutti i compagni di squadra cominciano a seguirlo, speriamo lui prosegua nella sua identità di uomo-franchigia.
Nelle altre gare notture notevole l'impresa degli Oklahoma City Thuinder che sono andati a vincere al TD Garden di Boston senza Kevin Durant, infortunato alla caviglia. Russell Westbrook (31 punti) ha dominato dei Celtics abbastanza svagati, nonostante Shaquille O'Neal avesse giocato una prima frazione da bei vecchi tempi.Leggero infortunio a Garnett che però poi è tornato in campo.
Altra vittoria meritoria di segnalazione penso sia quella di Chicago a Dallas: il solito Derrick Rose ad un Noah da 17 rimbalzi hanno avuto al meglio su un Dirk Nowitzki da 36 punti.
Ed arriviamo ai miei amati Lakers, che nel secondo quarto chiudono la pratica contro i Timberwolves e possono permettersi un tempo intero di tranquillità. Da segnalare i 24 punti di Matt Barnes.
Vincono anche gli Heat in casa contro i Bobcats (e ci mancherebbe pure...), Benone James e Bosh, Wade più che altro ha lasciato fare gli altri. Successi anche per Philadelphia, Washington e Sacramento.

venerdì 19 novembre 2010

Quando eravamo re - Kevin Garnett

In America ci sono moltissimi giocatori di talento, capaci di produrre gioco, attacco e spettacolo.
Ma il carattere lo si misura in difesa, a rimbalzo, nei palloni vaganti.
Ci sono molti grandi giocatori che si atteggiano ad essere "duri". Questo no, questo lo è sul serio.
La grandezza di Garnett non si può misurare col suo palmares: MVP nel 2004, se non avesse incontrato quei Lakers nella finale di conference probabilmente avrebbe al dito almeno u altro anello, vinto con i suoi amati Timberwolves.
Quando è passato ai Boston Celtics ha totalmete rivoluzionato la filosofia della squadra: qui si difende, qui non si cede di un passo, non importa che si ha di fronte. Il titolo 2008 l'ha vinto prima di tutto lui con la sua determinazione, la sua leadership psicologica. Pierce, Allen e anche Rondo gli sono andati naturalmente dietro a livello mentale. Se non si fosse infortunato nel 2009 probabilmente Boston sarebbe arrivata ancora fino in fondo, almeno ad Est. E lo scorso anno, a 34 anni ed un fisico sempre più acciaccato, è stato a una partita dall'anello.
Il tributo a KG non è un piacere, è un atto dovuto. 

giovedì 18 novembre 2010

Eurolega: Milano cede al Panathinaikos 71-81

I ragazzi di Bucchi ci hanno provato, ma battere il Pana era impresa davvero proibitiva. La sconfitta per 71-81 non deve però inficiare una pprova tutto sommato discreta dell'Armani Jeans, che si è trovata di fronte una delle tre, quattro squadre più forti del continente, tra l'altro stasera con un Diamantidis in forma smagliante (che giocatore strepitoso...). Tra i padroni di casa buone le prove di Mancinelli, Hawkins e Finley. Le possibilità di qualificazione restano immutate, cioè discrete.
La Lottomatica deve invece ringraziare Malaga se ha qualche speranza ancora di passare il turno: gli spagnoli sono andati a vincere nel campo del Brose Basket dopo essere stati sotto per tutta la partita. La prossima gara tra i tedeschi e i romani deciderà probabilmente chi passerà alle Top16. Nelle altre gare di oggi lo Zalgiris ha battuto in casa il Khimki, l'Efes Pilsen ha sculacciato il CSKA, il Maccabi ha vaporizzato l'Asecco Prokom. 

mercoledì 17 novembre 2010

I Big Three stanotte sono stati Bargnani, Gallinari e Belinelli

Tre vittorie e tre prestazioni da incorniciare stanotte per i nostri giocatori in America. Partiamo da Andrea Bargnani, quello che fino ad ora abbiamo criticato maggiormente: 30 punti, 7 rimbalzi e 12/18 al tiro per una gara da leader assoluto. Philadelphia non era un avversario irresistibile, ma il Mago l'ha domata con una prestazione di forza. Chirurgico invece Danilo Gallinari a Sacramento: 15/16 dalla lunetta e 27 punti totali per una bella vittoria, anche se, come per Toronto, gli avversari non stanno passando un momento fantastico. Comunque, prendiamoci per buono quello che viene. Marco Belinelli invece ne mette "solo" 17 ma con due bombe fondamentali nella rivincita di New Orleans su Dallas per 99-97. Gli Hornets non mollano il primato ad Ovest, così come non lo fanno gli Spurs, alla loro ottava vittoria di fila e per di più contro una squadra "calda" come Chicago. 20 per Ginobili, 16p e 18r per Tim Duncan. 33 punti per Derrick Rose.

Le altre gare notturne: i Miami Heat hanno surclassato i Phoenix Suns 123-96. Top scorer Chris Bosh con 36 punti. Vittoria facile contro una squadra che però tiene sempre i ritmi alti, quidi fa il gioco di Miami lasciandogli troppo campo aperto. I Celtics stritolano i Wizards senza faticare, così come i Lakers che vanno a vincere a Detroit coon un Kobe Bryant che ne mette 33 e resta in panchina tutto l'ultimo quarto. Come al solito Gasol e Odom in doppia doppia. Durant e Westbrook ne combinano 45 insieme, la squadra li segue, i Thunder battono in scioltezza i sempre più disastrati Rockets. Peccato pepr il brutto inizio di questa compagine sempre volenterosa.
Minnesota infine sconfigge i Clippers con un Michael Beasley ancora protagonista: 33punti. Kevin Love 24p e 14r. 

Eurolega: grandiosa Montepaschi contro il Barcellona. Roma, altro crollo.

Trascinata da un Bo McCalebb (foto) in grande vena realizzativa, autore di 21 punti, Siena ha sconfitto per 76-67 i campioni in carica del Regal Barcellona, ipotecando la quallificazione alle Top16. Grande rova di squadra degli uomini di Pianigiani, che hanno evidenziato una notevole crescita come amallgama di gruppo. In evidenza anche Rakovic con 13 punti. In crescita Zisis, solido come al solito Lavrinovic.

Terza sconfitta consecutiva per la Lottomatica, stavolta in casa con l'Olympiacos. Non era certo la squadra greca quella adatta per il rilancio in Eurolega, però un'altra batosta senza remissioni è oggettivamente pesante, anche perché il girone si sta complicando seriamente: il Real Madrid (ditratto anzichenò) ha perso di 18 in casa del Charleroi, che adesso potrebbe tornare un minimo in corsa. Se domani il Bamberg batte Malaga (difficile ma non impossibile) la faccenda qualificazione diventa proibitiva. Anche perché con i parziali che sta subendo Roma non potrà contare troppo neppure sulla differenza canestri. Comunque, riguardo stasera si salvano solo Crosariol e Heytvelt, il resto francamente è da dimenticare.

Nelle altre gare di stasera da segnalare la sconfitta dell'Ulker, che perde l'imbattibilità in casa dello Cholet.

Bryant 25 punti e 20 tiri si, 35 punti e 30 tiri no.

Ormai Kobe non è più il giocatore fisicamente esplosivo di qualche anno fa: gli è rimasto il talento incomparabile, la determinazione che nessun altro ha, e nel corso degli anni gli si è affinata una lucidità tattica che ad inizio carriera non possedeva. Per questo Bryant dovrebbe trovare definitivamente un equilibrio dinamico all'interno degli odierni Lakers. Questo inizio di stagione ha confermato ancora una volta - se mai ce ne fosse ancora bisogno - che quando coinvolge i compagni e non si prende da solo l'attacco sulle spalle, Los Angeles è praticamente inarrestabile. Un Bryant che limita il numero di tiri, distribuisce palloni e manda a canestro Gasol, Odom, Fisher e Bynum (quando tornerà) è un leader naturale ed un giocatore di una classe ancora immarcabile. A me pare che questa maturazione sia quasi del tutto terminata. Poi quando gli altri magari sbagliano partita lui può anche provare a metterne 40 per provare a vincere, ma la strada verso il terzo titolo passa per forza attraverso il gioco di squadra che rimane il migliore nell'NBA. L'ideale sarebbe stare sui 20 tiri a gara, che comunque non sono pochi: conoscendo il giocatore, potrebbe comunque avvicinarsi al quarantello... 

martedì 16 novembre 2010

Ci pensa Kobe, i Lakers tornano a vincere.

Con 31 punti in soli 23 tiri (questo è il ritmo giusto per Bryant), la solita leadership in campo ed un assist nel finale per Gasol che è da consegnare direttamente agli highlights della stagione, il Black Mamba ha riportato alla vittoria Los Angeles 118-107 dopo due stop inquietanti. La vittoria a Milwaukee rimette in carreggiata i campioni in carica, che sono riusciti a piegare a cavallo tra terzo e quarto periodo una compagine che ha giocato benone, ed ha avuto in Brandon Jennings (31 anche lui) un leader ormai accertato. Nei Lakers notevole la prova di Shannon Brown con 21 punti e buona quella di Gasol, come al solito in doppia doppia.

Discreta prova di Danilo Gallinari a Denver, male Bargnani a Washington, comunque il risultato per Knicks e Raptors non cambia: entrambe sconfitte in trasferta. Chicago va a vincere in rimonta a Houston con un Derrick Rose da 33 punti, Portland espugna Memphis grazie a Matthews e Aldridge (Roy non ha giocato per i soliti problemi al ginocchio). In nottata Atlanta ha avuto la meglio sui Pacers con un Josh Smith da 25 punti e Cleveland ha sconfitto in casa i 76ers grazie ad un ottima terza frazione.

Dallas impone il primo stop agli Hornets. Bene Suns e Thunder.

Un Dirk Nowitzki da 25 punti e 10 rimbalzi, coadiuvato da un Jason Terry da 26 punti, costringono New Orleans alla prima sconfitta. Opaca la partita di Marco Belinelli, solo 8 punti e 0/3 da dietro l'arco.
Durant, Westbrook e Ibaka regalano ad Oklahoma City la vittoria a Salt Lake City, dove Deron Williams segna ancora uno score impressionante da 31 e 11 assist. 
Convincente anche la vittoria dei Phoenix Suns in casa contro i Nuggets (Carmelo Anthony 20 punti e 22 rimbalzi). Phoenix a segno praticamente con tutti, sintomo di un buon gioco di squadra. Unico neo un Dragic non esaltante. Continua l'ottimo inizio stagione dei Warriors, che sconfiggono Detroit davanti al pubblico amico. Monta Ellis 27 punti, Stephen Curry 21, due talenti da tenere d'occhio senza dubbio. Infine Orlando sistema Memphis senza problemi, i Nets vincono facile in casa dei Clippers, Charlotte sconfigge i Timberwolves.

lunedì 15 novembre 2010

Ancora male i Lakers

Due sconfitte di fila non fanno piacere a nessuno, figuriamoci poi contro Denver e Phoenix. Stanotte lo Staples Center è stato detronizzato da 22 canestri da tre dei Suns, soltanto Jason Richardson ha piazzato un tremendo 7/10. Sotto questa gragnola di bordate i Lakers ha opposto inutile resistenza. Kobe Bryant ha sfiorato la seconda tripla doppia della stagione (25p, 14a, 9r), Gasol e Odom in consistente doppia doppia. Periodo no per Los Angeles, meglio tornare in fretta a pieni giri.
Chi non si ferma è invece San Antonio, che vince in casa dei Thunder quello che potremmo definire un vero e proprio scontro generazionale: 117-114 per gli Spurs che sono riusciti a limitare Durant e Westbrook. Nelle altre tre partite della giornata Detroit vince a Sacramento, Houston al Madison Square Garden (Knicks candidati come prima delusione di questo inizio stagione), Atlanta torna al successo dopo 4 stop battendo i Timberwolves. Kevin Love, dopo lo storico doppio trentello, piazza 22 punti e 17 rimbalzi. Il ragazzo c'è...

domenica 14 novembre 2010

Quando eravamo re - I "Bad Boys" di Detroit

Le immagini del video che vi propongo qui sotto non sono certamente edificanti, però raccontano alla perfezione chi erano i Detroit Pistons di Chuck Daly: una squadra che non ha mai attetrato di un passo di fronte a nessuno. Lo sanno bene i Boston Celtics di Larry Bird, i Los Angeles Lakers di Magic Johnson e Jabbar. Lo sanno a meraviglia i Chicago Bulls di Michael Jordan, colui che ha dovuto attendere anni per togliersi dalla spalla la "scimmia" dei Bad Boys, e soltanto dopo averlo fatto è diventato il giocatore inarrestabile che tutti conosciamo. Isiah Thomas, Bill Laimbeer, Joe Dumars, Dennis Rodman e tutti gli altri: il senso di squadra, determinazione e la "cattiveria" (anche non metaforica come mostrano le immagini...) di quei grandi giocatori li hanno portati a due titoli consecutivi, nel 1989 e nel 1990. Poi nella finale della Eastern Conference del 1991 Jordan prese il potere e spazzò via i Pistons per 4-0, chiudendo in pratica l'era dei Bad Boys.
La squadra "operaia" di Billups, Prince, Hamilton e dei Wallace che nel 2004 ha strappato a sopresa il titolo ai Lakers (ancora soffro...) è senza dubbio figlia della filosofia combattiva degli storici Pistons. Questi erano i Bad Boys, al cui confronto i Boston Celtics di oggi (con tutto il rispetto e l'ammirazione) sembrano una classe di educande...

5° di campionato: Milano d'autorità, il solito Lavrinovic salva Siena, Roma respira.

La quinta giornata di campionato ci ha confermato che l'Armani Jeans Milano è non ha intenzione di mollare la vetta della classifica: la vittoria a Sassari, firmata Morris Finley (20 punti) conferma una squadra capace di alternare i leader partita per partita senza snaturare l'equilibrio del gruppo.
I milanesi devono comunque guardarsi da Siena, che continua a barcollare ma non cede: vittoria importantissima a Cantù, ottenuta grazie al solito Lavrinovic che nell'ultimo quarto ha tolto le castagne dal fuoco, arrivando a 24 punti e 7 rimbalzi. Bene anche Bologna che è passata in casa della disastrata Caserta grazie a un Kennedy Winston chirurgico da 2 (io personalmente questo giocatore lo rimpiango a Roma...).
La Lottomatica tira un bel sospiro di sollievo battendo in casa un'altra grande "scassata" quanto lei, Treviso. Nonostante la magnifica prova di Motiejunas (18 punti) i capitolini hanno prevalso nell'ultima frazione. Cuore della squadra è stato (come sempre) Jacopo Giachetti, con 24 punti. Benone anche Dedovic, Heytvelt e tutto sommato anche Charles Smith, deficitario al tiro ma autore di 6 palle recuperate, fondamentali. Ancora male Vitali, purtroppo. Nelle altre partite Biella e Avellino vincono in attacco contro Cremona e Montegranaro, Pesaro passa a Teramo con Daniel Hackett che ne piazza 27 (grande!!!). Varese si conferma una bella realtà e sistema Brindisi.

Spurs e Celtics: i ragazzi irresistibili.

Se nell'NBA il nuovo avanza impetuoso, comunque la vecchia guardia di certo non rimane a guardare. Abbiamo più volte elogiato i Boston Celtics, che stanotte hanno vinto a Memphis mandando in doppia cifra anche gli spettatori delle prime due file (Rajon Rondo altri 17 assist tanto per gradire...): adesso due parole di sconfinata ammirazione vanno spese anche per i San Antonio Spurs, che sono partiti con un esaltante 7-1 ed in nottata hanno demolito senza difficoltà Philadelphia. Tony Parker e Manu Ginobili dietro continuano ad essere una scommessa sicura, Tim Duncan non è più quello di cinque anni fa ma garantisce un'intelligenza cestistica senza pari, Richard Jefferson dopo un anno di limbo comincia ad entrare negli schemi, almeno un paio di "giovani" come Blair e Hill sono promettenti, i nuovi innesti sembrano funzionare. Sicuri che San Antonio ad Ovest non reciterà un ruolo da protagonista? Io pagherei per vedere una finale di conference Lakers-Spurs.Aspettiamo e speriamo.

Intanto non si ferma New Orleans (8-0), che asfalta Portland anche grazie ad un Marco Belinelli da 18 punti e 4/6 da tre. E' andata male invece per Andrea Bargnani in casa degli Heat, nonstante il Mago abbia messo 22 punti e catturato 9 rimbalzi (finalmente cifra acettabile). Quarta vittoria esterna di fila per i Jazz in casa dei Bobcats, inizia ad entrare in ritmo anche Chicago alla terza vittoria consecutiva.

sabato 13 novembre 2010

Oklahoma City Thunder - Portland Trail Blazers: che spettacolo!

Per il momento la più bella partita di questo inizio stagione NBA. Ameno sei giocatori delle due squadre hanno giocato una gara memorabile. Primo tra tutti Russell Westbrook, che con i 36 punti ha segnato il suo career high e soprattutto ha "sistemato" la partita per consegnarla nel finale a Kevin Durant (foto). Da par suo, il (per me) maggiore candidato al ruolo di MVP della stagione ha giocato gli ultimi 3 minuti di gara con una lucidità chirurgica, mettendo tre (o quattro?) canestri in jump da consegnare direttamente alla storia di quest'anno. Accanto a loro grande Ibaka con una fisicità ammaliante e Krstic con una prova solida col tiro dalla media distanza. Quando tornerà Green i Thunder prenderanno il volo verso il vertice dela classifica ad Ovest (Lakers avvertiti).
Dal canto loro i Trail Blazers hanno giocato un match encomiabile, con Batum lucido e implacabile come un veterano (anche lui invece è del 1988...), Brandon Roy ammirevole su quelle ginocchia malferme, Miller da grande veterano ha preso la squadra per mano e l'ha portata fino alla fine. E poi un ottimo Rudy Fernandez, che ha tirato con grande sicurezza e che si è preso il tiro della vittoria con coraggio: poi metterlo o no è importante, certo, ma averlo sbagliato non incide più di tanto su una bella prestazione.
110-108 il risultato finale di Oklahoma City-Portland. Di queste due squadre parleremo a lungo, in un futuro non solo prossimo.

Striscia gloriosa per i Jazz, vincono i Raptors, Kevin Love nella storia.

Partiamo dagli Utah Jazz che vincono la terza partita di fila in trasferta su tre campi proibitivi come Miami, Orlando e stanotte Atlanta. Un'impresa davvero quella della compagine guidata da Deron Williams, che contro gli Hawks ha segnato 24 punti e distribuito 10 assit. Utah è senza dubbio una delle squadre del momento.
Notte di gloria anche per i Raptors che sono andati a vincere sul parquet degli Orlando Magic, squadra che sembrava partita alla grande ma che sta rallentando in maniera abbastanza preoccupante. Andrea Bargnani ha piazzato 27 punti, ottimo bottino, ma ha preso soltanto 2 rimbalzi, il tuo storico tallone d'Achille. Deve migliorare assolutamente in questa statistica. Chi invece stanotte non ha avuto problemi a rimbalzo è stato Kevin Love (nella foto), il cui score nella vittoria dei suoi Timberwolves contro i Knicks è stato di 31 punti e 31 rimbalzi. Il doppio trentello non accadeva dal 1982. Anche nella sconfitta la nota positiva di New York è stata Danilo Galinari, autore di 25 punti. Nulla di particolarmente eclatante nelle partite della notte: vittorie di Houston, Phoenix, Charlotte, Dallas e Detroit.
Non vi commento la partita tra i Portland Trail Blazers e gli Oklahoma City Thunders, vi consiglio soltanto di vedere la replica su Sky Sport alle 12:30: ne vale totalmente la pena...

venerdì 12 novembre 2010

Boston piazza il 2-0 su Miami. Prima sconfitta per i Lakers.

Il 117-112 dei Celtics in casa degli Heat conferma la prima legge del basket: senza organizzazione di gioco e mentalità il puro talento non basta. Sarà anche attempata, ma Boston rimane comunque una SQUADRA in cui ogni giocatore ha un ruolo preciso, come ampiamente dimostrato: ci sono due realizzatori che si alternano (stanotte Ray Allen ne ha messi 35 con 7/9 da dietro l'arco, Paul Pierce 25 con 10/16), un lungo che controlla i rimbalzi (Kevin Garnett con 13), un play che organizza i ritmi del e distribuisce palloni (Rajon Rondo con 16 assist). Poi magari qualche volta il meccanismo può incepparsi, per carità, ma questa è una squadra costruita con razionalità e sa quello che deve fare in ognu suo componente, Shaquille O'Neal e panhcina compresi. Dopo aver dominato la gara d'esordio contro Miami con la difesa stavolta sono andati a stravincere (oltre il punteggio finale) alzando ritmo, numero dei possessi, punteggio: la supremazia di stanotte a mio parere garantisce un dominio psicologico su Wade & Co. che durerà almeno fino al playoff. Anche perché gli Heat al momento sono pesantemente indietro come amalgama di squadra: è bastato a Boston escludere dal gioco uno dei Super3 (Dwyane Wade) e gli altri due hanno potuto produrre certo punti, ma mai gioco di squadra che potesse coinvolgere gli altri, con una panchina che ha dato frutti solo a sprazzi. Gli Heat in classifica si stanno allontanando da Boston, da Orlando e forse è meglio non perdere contatto neppure da Atlanta, perché poi si sa che ai playoff  troppe serie col fattore campo a sfavore sono praticamente impossibili da superare.

Prima sconfitta per gli amati Lakers a Denver, dove proprio stanotte Carmelo Anthony doveva ricordarsi di essere un giocatore di un livello superiore: 32 e 13 rimbalzi. Brutta battuta d'arresto per Los Angeles più che altro perché è arrivata nell'ultima frazione, dove i Lakers sono entrati con un vantaggio di 8 punti. Sarà stata una distrazione, però a me perdere a Denver da sempre fastidio, è una squadra che se si "gasa" prende fiducia e può dare problemia Los Angeles (la finale di conferecne di 2 anni fa rimane ben impressa). Kobe Bryant ne ha messi 34 ma con 32 tiri (troppi), Pau Gasol ha piazzato una doppia da 17 punti e 20 rimbalzi. Lamar Odom molto sotto il par rispetto a quanto fatto vedere in questo inizzio stagione.

Nella terza partita della nottata i Chicago Bulls hanno massacrato Golden State 120-90. Derrick Rose ha distribuito gioco ed assit a tutti, questa squadra può solo che crescere e con l'inserimento di Carlos Boozer sarà molto competitiva.

giovedì 11 novembre 2010

Eurolega: l'Armani Jeans sbanca Valencia.

Con la vittoria per 80-69 in casa del Valencia una MIlano sempre più convincente sistema notevolmente la classifica nel girone di Eurolega e può guardare con fiducia alla qualificazione alle Top 16. Dominio assoluto degli uomini di Bucchi, capitanati da un Jonas Maciulis in stato di grazia, autore di 26 punti con 10/17 al tiro totale e 7 rimbalzi. Ottime anche le prove di Marius Petravicius (18) e David Hawkins (17).
Tra gli altri risultati che chiudono la 4° giornata notevole la vittoria del Maccabi in casa del Khimki, più sofferta quella del Real Madrid di Ettore Messina in casa col Brose Basker per 83-81.
Tutto abbastanza facile per Panathinaikos e Barcellona che giocavano davanto al pubblico amico. Da notare che l'unica squadra ancora a punteggio pieno nei quattro gironi è, un po' a sorpresa, il Fenerbahce Ulker. 

Con Durant e Westbrook Oklahoma riprende il cammino

Nelle altre gare giocate stanotte i Thunders hanno sconfitto Philadelphia per 109-103. 31 punti sia per Kevin Durant che Russell Westbrook. Quest'ultimo ha "condito" la prestazione anche con 12 assist, una bazzecola. Quando questi due decidono di giocare sul serio e riescono a coinvolgere la squadra per gli avversari sono dolori.
Gli Spurs in striscia positiva da cinque gare: vincono nel finale contro i Clippers per 107-95. Guardate gli highlights della partita e gustatevi il gioco di prestigio di Manu Ginobili, IL funambolo.
Terza sconfitta di fila per i Sacramento Kings, battutti in casa dai Timberwolves. Questa squadra ha un potenziale enorme, potrebbe aspirare ai playoff già questa stagione,  ma deve sbrigarsi a tradurlo in risultati.

Deron Williams sbanca Orlando. Buio pesto per Bargnani e Gallinari.

Con 30 punti, 14 assist e 5 rimbalzi, Deron Williams ha guidato gli Utah Jazz nella prestigiosa vittoria in casa degli Orlando Magic. A fargli da alfieri Paul Millsap e Al Jefferson, entrambi sopra il ventello.
Continua la striscia negativa di Toronto, battuta anche dai Bobcats. Andrea Bargnani almeno stavolta ha giocato da par suo con 23 punti e 9 rimbalzi, ma la squadra proprio non sembra esserci. Sconfitta inopinata anche quella dei New York Knicks ad opera dei Golden State Warriors, dove l'ex David Lee si è fatto rimpiangere con una doppia doppia da 28 e 10. Danilo Gallinari ne ha messi 15 ma ha avuto una brutta percentuale al tiro. 33 invece per Amare Stoudemire, ma non è bastato. Tra le altre partite della nottata segnaliamo la bella vittoria dei Bucks ad Atlanta e dei Mavericks a Memphis.

mercoledì 10 novembre 2010

4° di Euroleague: Siena e Roma asfaltate in trasferta

Unicaja Malaga - Lottomatica Roma 104-83
Ormai per la squadra di Boniciolli possiamo parlare di vera e propria sindrome del secondo quarto: dopo la disfatta in casa col Real, stesso identico copione. Prima frazione e quilibrata, coi rimbalzi in attacco di Dasic e Crosariol a tenerci a galla, e poi disfatta nella seconda. Stavolta si è trattato di un devastante 26-9, in cui Berni Rodriguez (nella foto) ci ha bombardato da tre senza pietà. Alla fine 24 punti per lui con 6/9 da dietro l'arco. Difficile concedere l'attenuante a qualche giocatore della Lottomatica quando è l'intera squadra a franare nuovamente dopo pochi munuti. Meccanismi inceppati e di brutto, occorre correre ai ripari immediatamente per non buttare via l'intera stagione. La qualificazione alle Top 16 è ancora fattibile, però già adesso bisogna iniziare a tifare per le altre squadre, come ad esempio il Real domani contro il Bamberg, nostra avversaria diretta per il 4° posto. Ma se Roma continuerà a giocare in questo modo, senza la minima spinta, servirà a ben poco contare sulle eventuali disgrazie altrui.

Anche il Montepaschi stasra non può di certo gioire, sconfitto 81-68 dal Fenerbahce Ulker. Pianigiani ed i suoi sono sempre stati sotto, anche pesantemente, ed alla fine il -13 è quasi un buon risultato. Certo che dopo 3 vittorie una sconfitta ci può stare, la qualificazione non dovrebbe essere in dubbio. Per i turchi bella doppia doppia di Mirsad Turkcan con 13 e 10, per Siena Bo McCalebb ne ha messi 18 con 5 palle recuperate.

Nelle altre partite della 4° di stasera l'Olympiacos ha regolato senza strafare il Charleroi con una prova maiuscola del grande Rasho Nesterovic; il CSKA ha finalmente vinto la prima contro Lubiana. Notevole il "colpaccio" dello Zalgiris in casa del Caja Laboral per 92-88, buono anche quello del Partizan in casa del Prokom.

martedì 9 novembre 2010

Già tempo di crisi per Miami e New York?

Con la sconfitta interna ai supplementari contro gli Utah Jazz per 114-116, il ruolino dei Miami Heat è adesso di 5-3, quindi discreto ma non certo esaltante visto il potenziale della squadra. Possiamo parlare di prima crisi per la squadra di Erik Spoelstra? Forse è ancora presto, certo rimane però che Miami ancora non ha un gioco fluido ed un'identità precisa. I Super3 sembrano giocare ancora troppo per conto loro, non coinvolgono abbastanza il resto della squadra (che oggettivamente non è da titolo). Soprattutto, si sono fatti rimontare da + 19, sono tornati a +7 negli ultimissimi minuti ed ancora non hanno chiuso la partita. 39 punti stanotte per Dwyane Wade, tripla doppia per LeBron James. Non sono bastati contro i 46 punti di Paul Millsap e i 21 e 14 assist di Deron Williams.

Pu senza brillare particolarmente, i Los Angeles Lakers si sono portati sull'8-0 battendo per 99-93 i Minnesota Timberwolves. 33punti per Kobe Bryant, 18 e 10 per Pau Gasol.

Un terzo quarto da 54 punti ha consentito ai Pacers di sconfiggere i Nuggets (ma chi difendeva?) per 144-113. Molto male anche i Knicks a Milkawee: subiscono una prima frazione da 41-19, escono subito dalla partita, con un deludente Danilo Gallinari da appena 5 punti . Chi non sembra invece fermarsi più è New Orleans: gli Hornets sconfiggono senza problemi i Clippers 101-82, Marco Belinelli ne mette 11 in scioltezza. Ottimo come sempre il gioco di squadra organizzato da Chris Paul. Torna a sorridere anche Portland che batte facilmente Detroit 100-78. 19 punti e 17 rimbalzi per LaMarcus Aldridge. L'ultimo risultato della notte è Cleveland vincente in casa dei Nets.

Orlando mostra i muscoli, Dallas ferma i Celtics

Con la bella vittoria 93-89 in casa contro gli Atlanta Hawks Orlando si prende la testa della Eastern Conference con 6 vittorie e una sola sconfitta. Dwight Howard conferma lo splendido inizio di campionato con una'ltra doppia doppia, 27 punti e 11 rimbalzi. Finalmente si comincia a coinvolgerlo veramente negli schemi offensivi della squadra? Se così fosse, i Magic sarebbero davvero una serissima contendente per la vittoria ad Est.
Dirk Nowitzki ed i suoi Dallas Mavericks impongono il secondo stop in trasferta ai Boston Celtics: 25 per il tedesco, 24 per Paul Pearce. Ancora male Andrea Bargnani nella sconfitta casalinga di Toronto 102-109 contro i Golden State Warrios, trascinati dai 34 punti di Stephen Curry. Sempre in nottata Chicago ha sconfitto in casa Denver grazie ad un gruppo che si sta facendo sempre più solido, Phoenix ancora tropo altalenante ha perso male a Memphis, e Manu Ginobili con 26 punti ha permesso agli Spurs di sbancare Charlotte. Quarta vittoria di fila per San Antonio: i "vecchietti" sembrano partiti con l'intenzione di vedere cara la pelle. Conoscendo la loro determinazione, siamo certi lo faranno.

lunedì 8 novembre 2010

Quando eravamo re - Manu Ginobili

Il folletto di Bahìa Blanca ha scritto la storia del basket europeo prima con la Virtus Bologna di Ettore Messina e poi quello mondiale con i San Antonio Spurs di Gregg Popovich.
In Europa ha conquistato un campionato e un Eurolega con la Kinder, nell'NBA tre titoli con gli Spurs da assoluto protagonista.
E poi l'Oro con l'Argentina all'Olimpiade di Atene nel 2004, forse il titolo più bello e soprendente.
In era moderna non ho mai visto un giocatore più coraggioso: anche adesso a 33 anni e una carriera alle spalle, quando Manu decide di andare al ferro va e basta. Ricordo una serie di playoff contro i Denver Nuggets in cui sistematicamente veniva piallato al suolo su ogni penetrazione, e lui continuava ad attaccare a testa bassa, non importa chi ci fosse davanti. Nel video qui sotto solo alcune delle perle cestistiche di un grande, grandissimo di questo sport.

I Lakers strapazzano Portland, Boston di autorità coi Thunder. Cade Atlanta.

Evidentemente era invidioso della tripla doppia realizzata da Kobe pochi giorni fa. 20 punti, 14 rimbalzi e 10 assist per Pau Gasol questa notte nella passeggiata dei Lakers contro i Trail Blazers. Nel 121-96 finale sette giocatori in doppia cifra, con Odom che piazza 21 e 12 tanto per non sfigurare con lo spagnolo. Insomma, i Lakers sono più squadra degli altri (continuo a sottolinearlo perché l'evoluzione di Kobe a uomo-squadra ormai mi sembra completata, vista anche l'età del giocatore).
Altri due risultati degni di menzione nella nottata. Dopo aver dominato a lungo, Boston si è imposta ad Oklahoma City tenendo botta contro la rimonta dei Thunder. Doppia doppia per Rajon Rondo, 34 per Kevin Durant. Prima sconfitta per Atlanta in casa contro Phoenix: a 36 anni Steve Nash piazza 15 assist, genio cestistico assoluto.
Prima vittoria per Houston, seconda per Detroit. Pessima sconfitta in casa dei Knicks contro Philadelphia.

domenica 7 novembre 2010

4° di campionato: l'Armani Jeans Milano lancia la sfida.

Con la netta vittoria 97-76 su Brindisi, la squadra di Bucchi conferma di essere al momento la prima forza del campionato. A trascinare Milano David Hawkins (21 punti e 4 assist) ed una squadra che sta permettendo a Jaaber di entrare pian piano in forma, come sta effettivamente facendo. Oggi per lui 14 con 5/5 al tiro e 4 recuperi. Decisamente non male. Bene anche Mancinelli.
Dietro all'Armani ancora a punteggio pieno tengono botta Bologna (bella vittoria a Pesaro) e Siena, che a mezzogiorno ha faticato contro Caserta. Vincono anche Sassari su Biella e Cremona ai supplementari su Montegranaro.
Alla luce dei risultati e del gioco visti oggi, l'Armani Jeans può legittimamente aspirare a contrastare l'egemonia del Montepaschi in campionato.

Nuovo crollo Lottomatica: lecito criticare Boniciolli?

Air Avellino - Lottomatica Roma 72-65

Alla terza partita di fila in cui Roma non mostra il minimo segno di vita, forse è presumibile che il suo allenatore Matteo Boniciolli non riesca a trasmettere la giusta grinta alla sua squadra. Il dubbio c'è, vista la totale mancanza di reattività dei ragazzi. E' vero che la preparazione è stata un disastro causa infortuni, ma vedere i giocatori così scarichi significa probabilmente anche altro. Da quando è arrivato nella capitale, Boniciolli non ha mai fatto vedere il furore che lo aveva portato a grandi livelli proprio con Avellino. Ricordiamo i playoff dello scorso anno, dove la Lottomatica è stata annichilita da Caserta senza opporre o quasi resistenza. Uno 0-3 che pesa parecchio: se non siamo ai livelli di Gentile e di quello sciagurato 2-3 con Biella di 2 anni fa, poco ci manca.
Ricordo quando alla fine della bella vittoria dell'esordio su Brindisi Boniciolli ai microfoni di Sky sembrò più contrariato che felice, ed evidenziò maggioremente le pecche di una squadra che aveva vinto di 24 punti mostrando un grande gioco. Che la severità dell'allenatore in alcuni casi sia controrpoducente con una compagine di giovani che hanno bisogno di entusiasmo? A me pare che fino ad ora Matteo abbia trasmesso più rabbia e nervosismo che furore agonistico ai suoi ragazzi.
Comunque sia, le cose adesso vanno veramente male, occorre uscire dalla crisi in tempi brevissimi per evitare di rimanere lontani da Milano, Siena e le altre. Se bisogna cambiare (dubbio spiacevole ma credo legittimo), meglio farlo ora che tra qualche partita, tentennando troppo. Una vittoria e (queste) tre sconfitte in campionato parlano chiaro.

Un maestoso Lavrinovic salva Siena contro una bella Caserta

Doo essere stata sotto per tre quarti e pure abbastanza surclassata nel gico dalla Pepsi Caserta di un magnifico Ere, il Monteapschi ha vinto 91-87 una gara molto complicata, e lo ha fatto soprattutto grazie ad un Ksistof Lavrinovic clamoroso, che ha totalizzato 33 punti e 9 rimbalzi.
Partita bellissima, che Siena si è aggiudicata con grinta, forza fisica e forse anche qualche vantaggio arbitrale (alcuni falli dubbi a suo favore ed un antisportivo non fischiato a Stonerook nel fnale hanno abbastanza pesato sull'economia del risultato). Pianigiani comunque continua a forgiare una squadra potenzialmente molto forte, ed il tempo gli darà senz'altro ragione.
Per Caserta quattro sconfitte su quattro, il campanello d'allarme ormai suona ininterrottamente.
 Nelle partite di rieri sera una buona Bennet Cantù si è sbarazzata di Teramo senza eccessive difficoltà e la sorpredente Cimberio Varese è andata a vincere a Treviso. 

Sarà un anno di purgatorio per il Mago?

Con la sconfitta di stanotte a Portland i Raptors iniziano con un deludente 1-5 la stagione. Male, senza mezzi termini. La squadra è giovane, questo è vero, ma denota pochissima personalità. Andrea, che partito Bosh dovrebbe essere il punto di riferimento e leader, sta mostrando il fiato corto, non incide quasi mai e soprattutto non mostra la grinta necessaria (un po' la costante della maggior parte della sua carriera NBA a voler essere cattivi...). Per un lungo la statistica forse anche più importante dei punti sono i rimbalzi, e Andrea ne cattura sempre troppo pochi per il suo ruolo, segno che sulla palla non ci va volentieri. Non credo che Toronto avrà una stagione brillante, speriamo in un'inversione di rotta in tempi brevi.

Continua invece il momento magico degli Hornets di Belinelli, che hanno vinto anche a Milwakee. 14 per Marco con 4/7 da tre. Buona prestazione.

Tra gli altri risultati della nottata segnalo la vittoria di Miami con i Super3 tutti sopra i 20 punti, la bella vittoria di Denver a Dallas e soprattutto applaudo i "vecchietti" di San Antonio, che hanno sconfitto ai supplementari Houston e sono partiti con un confortante 4-1. Sono gli "odiati" rivali dei Lakers per me ad Ovest da sempre, ma è impossibile non tifare un po'per la squadra più quadrata ed organizzata della Lega. "Nasino" Ginobili ne ha messi 28 in nottata: intramontabile.

sabato 6 novembre 2010

I Lakers non si fermano, gli Heat anche troppo.

Los Angeles raggiunge il 6-0 inquesto inizio stagione battendo Toronto 108-103. I gialloviola non hanno brillato particolarmente, ma è bastato il duo Gasol/Bryant con i suoi 53 punti complessivi, a cui aggiungere i 14 di Blake. Per i canadesi Bargnani non ha convinto molto, 14 punti e solo 3 rimbalzi, una miseria per un "lungo".

Si ferma nuovamente in trasferta il presunto "carro armato" Miami Heat, battuto 96-93 dagli Hornets, anche loro come i Lakers ancora senza sconfitte (e c'è anche Atlanta col percorso netto). Paul è tornato ai livelli che gli competono con ben 19 assist, stanotte avrebbe fatto segnare anche il macellaio. Miami ha evidenziato un gioco a tratti davvero disfunzionale: con tutto il rispetto per il giocatore, Arroyo non può essere il play di una squadra che punta al titolo. E poi i Tre giocano troppo da soli in lunghi tratti della partita. Anche stanotte la gerarchia in campo si è notata eccome: Wade ha il pallone, poi decide lui chi coinvolgere. Quanto dureranno James e Bosh ad aspettare i suoi scarichi? Quanto lo accetteranno gli altri quando in momenti di difficoltà uno dei tre si metterà in proprio? Staremo a vedere, certo che stanotte è bastata l'organizzazione di gioco di CP3 e gli Heat sono andati pesantemente sotto (anche -14) contro una squadra potenzialmente molto inferiore ma molto meglio organizzata. Il recupero nel finale è dovuto alla classe del Trio, non certo al gioco di squadra. A New Orleans Belinelli non ha brillato, ma ha messo 5 punti abbastanza decisivi nel finale. Gli hornets sono una bella squadra, che ha messo in evidenza un Ariza inserito negli schemi ed un Okafor da 26 punti e 13 rimbalzi, con addirittura 12/13 al tiro.

Nelle altre gare notturne bella vittoria di Orlando sui Nets, con Howard che registra un impressionante 30 e 16 rimbalzi. Atlanta come detto tiene il passo, i 38 di Richardson consentono ai Suns di battere Memphis. Come al solito partita gloriosa tra Boston e Chicago, e come al solito i Celtics la spuntano ai supplementari, con Allen chiururgico con 25 punti e 12 tiri. Un mito. Prima vittoria per gli scassati Pistons.

venerdì 5 novembre 2010

Il Gallo è tornato!

Chicago Bulls - New York Knicks 112-120

Bastano 24 punti, 7/11 al tiro e 4/4 da tre per spazzare via i dubbi e soprattutto l'ombra spiacevole di Carmelo Antohny? Speriamo di si. Nella bella vittoria a Chicago dei Knicks Danilo Gallinari è tornato a brillare ed a occupare il ruolo di primissimo piano che gli compete nella Lega. Prova pressoché perfetta, continuiamo così.

Portland Trail Blazers - Oklahoma City Thunder 106-107

Nella notte è ripresa anche la marcia dei Thunder, che hanno sbancato Portland al supplementare in una gara bellissima. Rimonta nel 4° periodo e grande difesa nell'extra time. 28 a testa per Durant e Westbrook, score molto ben distribuiti per i Blazers. Queste due squadre saranno protagoniste, e con merito.

giovedì 4 novembre 2010

Messina passeggia sull'ombra della Lottomatica

Lottomatica Roma- Real Madrid 56-74

Per carità, perdere col Real Madrid ci poteva stare. Così no.
Tutto quello che di buono la Lottomatica ha fatto vedere ad inizio stagione è stato cancellato in dieci giorni da tre sconfitte dolorose e pesantissime, intervallate dalla vittoria in casa del Charleroi.
L'ultima batosta stasera in casa, dopo che nel primo quarto Roma ha tenuto testa alla squadra di Ettore Messina con grinta ed aggressività. A partire dall'11° minuto il vuoto totale. Madrid pian piano ci ha annichilito, dominando in ogni settore del gioco una squadra avvilita e francamente abbandonata a se stessa da Boniciolli. 6 soli punti nel 2/4, 33 dopo 30 minuti. Queste sono cifre di una squadra che non sa più cosa fare. Vitali ha giocato pochissimo: se l'allenatore e la società non credono più in lui, forse è il caso di lasciarlo andare via invece di continuare a demoralizzarsi con scampoli di gioco in cui oltretutto dimostra notevoli timori.
Insomma, bisogna correre immeditamente ai ripari perché il trend è a dir poco inquietante. Si lavori prima di tutto sulla fiducia dei giocatori, che sono apparsi troppo rinunciatari (a parte forse Djedovic). In campionato siamo penultimi, con questa sconfitta il girone di Eurolega si complica notevolmente. Momento decisamente negativo per la Lottomatica. Speriamo venga fermato già domenica ad Avellino.